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Informazioni generali | Come si usa il preservativo: le regole d'oro





Le regole d'oro
Forse sei già espertissimo e i nostri consigli non ti servono, ma in ogni caso ecco qualche regola di acquisto, conservazione e utilizzo del preservativo.

# 1

Non usare mai un preservativo più di una volta

# 2

Controlla la data di scadenza e la presenza del marchio CE, la sigla che garantisce la qualità del prodotto

# 3

Conserva la confezione al riparo da luce, umidità e fonti di calore

# 4

Parlane tranquillamente con il partner prima che la passione vi travolga e non sapete più come fare per affrontare il discorso

# 5

Se non l’hai mai usato, fai pratica con il preservativo da solo, in un posto riservato e tranquillo: prendi confidenza con il profilattico e ricordati che è solo questione di esercizio!

# 6

Non interrompere i tuoi giochi amorosi per infilare il preservativo: questo gesto deve diventare talmente naturale da far parte dei vostri preliminari abituali

# 7

Non usare lubrificanti grassi: no a vasellina, olio, burro, creme cosmetiche… L’unico lubrificante adatto è quello non grasso, un lubrificante in base d’acqua

# 8

Per i rapporti anali è meglio usare i preservativi rinforzati e un gel lubrificante non grasso. Un preservativo comune è infatti più delicato, e potrebbe danneggiarsi quando usato in un rapporto non vaginale

# 9

Il preservativo si usa sempre: penetrazione ma anche sesso orale, non c’è differenza. Per la fellatio esistono preservativi non lubrificati e profumati

#10

Ricorda di usare il preservativo anche se la tua compagna impiega un altro metodo contraccettivo: solo il preservativo ti protegge dalle malattie

 

Come parlarne
Vergogna, imbarazzo? Al bando tutte le ritrosie, l’amore è vita!

Se sei così in intimità con una persona da andarci a letto, non c’è ragione per affrontare il tema con imbarazzo. I modi di dire che preferisci usare il preservativo sono tanti quante sono le persone e le situazioni: dal classico “è meglio proteggerci” al finto-casuale “a posto, ho i preservativi”, al romantico “se mi ami, usiamo il preservativo” al tassativo “o il preservativo, o niente”. Per quanta fiducia tu abbia in un partner, non dimenticare i partner che ha avuto prima di te, e che purtroppo basta un solo contatto per ammalarsi. Insomma, usare il preservativo non distrugge il romanticismo, ma è anzi un segno di maturità, una vera prova d’amore. Studi e indagini hanno dimostrato la persistenza di certi giudizi a priori che possono avere conseguenze tragiche: il fatto che una persona sia bella, gentile, allegra, divertente, e che questa persona ti piaccia tantissimo, non vuol dire che lui/lei è sano. Il fatto che tu ci stia bene insieme, che tu lo/la conosca da un po’ o che ne sia innamorato non ti esime dalla necessità di proteggerti. Passare dal preservativo alla sola contraccezione orale senza aver fatto i necessari test di depistaggio dell’HIV non è una prova di fiducia, ma di incoscienza.

Come sceglierli
Tra tante marche e modelli, come si sceglie un preservativo? Prima di tutto in base alla qualità certificata dal marchio CE, e poi in funzione dell’uso, dell’estro e dell’immaginazione.

Per adattarsi a bisogni diversi, i preservativi sono disponibili in molti modelli, taglie, e spessori per far sentire ciascuno a suo agio. La lunghezza può variare da 170 a 208 mm, la larghezza da 51 a 56 mm. La scelta della taglia è fondamentale: mentre infatti un preservativo troppo stretto risulterà quasi insopportabile, uno troppo grande rischia di scivolare lungo il pene durante il coito, sfilandosi o finendo per rompersi. Anche lo spessore è variabile: più il preservativo è sottile, più intense saranno le sensazioni per i partner, mentre spessori più consistenti si adattano in particolare ai rapporti anali riducendo drasticamente i rischi di lacerazione del lattice. Ancora, i preservativi comuni possono essere profumati, avere un sapore particolare ed essere esternamente lisci oppure presentare rilievi che servono a stimolare maggiormente le pareti della vagina.

Dove comprarli
Ogni anno nel mondo vengono venduti centinaia di milioni di preservativi. I luoghi di vendita sono i più vari, a seconda dei paesi.

I preservativi si acquistano in farmacia (dove se non hai esperienza o hai qualche dubbio il farmacista ti potrà consigliare) ma anche nei supermercati, nei distributori automatici di pub, bar, discoteche, o semplicemente dal tabaccaio o in drogheria. E ovviamente nei sex-shop, ma attenzione: i preservativi con le orecchie da coniglio o il musetto da delfino sono carini da guardare ma non necessariamente sono in grado di proteggerti davvero dalle malattie e dalle gravidanze indesiderate. La tecnologia di produzione e di controllo della qualità dei preservativi è abbastanza costosa, così come lo sono tutti i cicli di verifica e di prova: per questo il marchio CE riportato sulla confezione esterna è il parametro più importante a garanzia della qualità. La Comunità Europea ha promulgato nel 1998 una legge che riguarda le modalità di produzione e di controllo di qualità dei preservativi fabbricati o distribuiti in Europa: il marchio CE indica che il produttore aderisce alla norma della Comunità, dando così un’ulteriore garanzia di sicurezza al consumatore. Negli altri paesi del mondo ogni nazione è libera di fabbricare i preservativi secondo le proprie norme, e proprio per questo, a tutela della propria sicurezza, è sempre consigliabile portare con sé durante i viaggi i preservativi acquistati nel proprio paese di origine.

Come toccarli
Il preservativo deve rappresentare il giusto compromesso tra sicurezza e piacere: deve essere resistente, ma allo stesso tempo non privarci di alcuna sensazione.

I preservativi sono sottoposti a test di resistenza particolarmente severi, ma devono anche essere sottili il più possibile per farci provare tutte le sensazioni: proprio per questo un preservativo può resistere a un coito molto appassionato, ma rompersi a contatto con un’unghia, la corona di un orologio o un anello. Il rischio di rottura più elevato si presenta proprio all’atto di infilarlo: è quando lo tocchiamo con le mani che il preservativo è esposto al massimo rischio di danneggiamento. Il lattice non ama il calore che può modificare la sua struttura rendendolo poroso, e quindi meno sicuro. Una confezione di preservativi lasciata al sole, o dimenticata in automobile per mesi, traslocata da una tasca all’altra dei pantaloni – magari a contatto con le chiavi, piegata per secoli nel portafoglio, è senz’altro da gettare senza rimpianti: nell’involucro dei preservativi potrebbero infatti prodursi lacerazioni che a loro volta inducono micro-fessurazioni nel lattice, magari invisibili a occhio nudo, ma che compromettono irreparabilmente la sicurezza del profilattico. Anche se è inutile dirlo, preferiamo ripeterlo: un preservativo scaduto non è sicuro!

Spermicidi e lubrificanti
Gli spermicidi non sono un mezzo di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili perché questa funzione non rientra nei loro scopi.

Alcuni lubrificanti disponibili in commercio hanno una blanda azione spermicida, e vogliamo ripeterlo ancora una volta: i lubrificanti grassi rovinano i preservativi, e i soli lubrificanti adatti sono quelli in base d’acqua. Attenzione anche alla quantità: ‘troppo’ lubrificante farà scivolare il preservativo, sfilandolo. E la situazione non migliora – anzi, se per caso pensavi di lubrificare l’interno del preservativo. Leggete sempre la composizione del lubrificante sulla sua confezione, e ricordate che la dicitura “formula non grassa” riportata su creme, saponi liquidi, balsami e olii per il corpo non significa affatto che il prodotto non contiene materia grassa, ma solo che ne contiene in quantità ridotta.

Le allergie
La diffusione dell’AIDS ha aumentato l’uso dei preservativi, e quindi è cresciuto il numero di individui che entrano in contatto con il lattice. Le allergie a questo materiale sono infatti notevolmente aumentate, e oggi riguardano circa l’1% della popolazione mondiale.

Proprio per questo i più qualificati produttori di preservativi impiegano materiali speciali che riducono la possibilità di allergie. I sintomi di allergia al lattice sono molto simili a quelli della rinite o dell’asma, e in genere si manifestano immediatamente dopo il semplice contatto tra le mani e il materiale, per poi estendersi rapidamente a tutto il corpo. La società finlandese Finnish Immunotechnology ha brevettato un test che consentirà in tempi brevi di verificare se si è allergici al lattice, e questo riguarderà molti prodotti di uso comune in ambito sanitario o chirgurgico: guanti monouso, cateteri, tubi, maschere, ecc.

Allergia al preservativo
Tra gli effetti indesiderabili e gli svantaggi possibili dell’uso del preservativo, si trova l’allergia al condom di lattice. Ad alcune persone l’uso del preservativo maschile può provocare irritazioni…:

  • nella donna: irritazione della vagina, indipendentemente dalla presenza di spermicida
  • nell’uomo: irritazione del glande

…ad altre, uomini e donne, può causare prurito accompagnato da:

  • abbonanti perdite giallastre
  • un odore forte


Che fare?

Per evitare l’allergia al preservativo in lattice, si raccomanda di utilizzare preservativi in polimero sintetico.

Per evitare irritazioni durante l’uso di preservativi non lubrificati, raccomandiamo:

  • l’aggiunta di un lubrificante idrosolubile (non in base grassa)
  • l’uso di un preservativo in membrana naturale
  • l’uso di un preservativo in polimero sintetico


Per evitare irritazioni durante l’uso di preservativi lubrificati, raccomandiamo:

  • l’uso di un preservativo in polimero sintetico
  • l’uso di un preservativo non lubrificato
  • l’aggiunta di un lubrificante idrosolubile (non in base grassa)
  • l’uso di un preservativo in membrana naturale
  • l’uso di un preservativo di marca diversa da quella abitualmente acquistata

E infine, se siete allergici ai preservativi con spermicida, usate quelli senza spermicida.

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