Rassegna stampa | Viversani & Belli, Eiaculazione fuori tempo
Di Matteo Quadrelli
Con la consulenza del dottor Alessandro G. Littara, andrologo, sessuologo e chirurgo andrologo a Milano, Viareggio (LU) e Roma
L’eiaculazione precoce e ritardata sono due, tra i motivi, che più spesso spingono un uomo a rivolgersi a un andrologo, il medico specialista che si occupa dei problemi dell’apparato urogenitale maschile. Non si tratta comunque di disturbi seri, anche se, però, possono avere ripercussioni psicologiche. Ecco perché è bene affrontarli con serenità, meglio se insieme alla propria partner.
Che cos’è l’eiaculazione retrograda
L’eiaculazione retrograda è una particolare condizione nella quale il liquido seminale, durante la fase finale del rapporto sessuale, viene eiaculato all’indietro (in maniera appunto “retrograda”) all’interno della vescica, invece che essere spinto in avanti (in maniera anterograda) come nella normalità dei casi.
Questo particolare fenomeno è spesso dovuto a un malfunzionamento dell’imbocco della vescica che, invece di chiudersi in maniera normale per impedire il flusso retrogrado di sperma, non riesce più a farlo. L’incapacità di una corretta eiaculazione è, generalmente, da imputare ad un danno neurologico o fisico della vescica, a sua volta risultante da una varietà di problemi diversi, tra cui ipersensibilità del glande, ipotonia del muscolo detrusore della vescica, diabete, assunzione di psicofarmaci, interventi chirurgici alla prostata, ecc…
Le persone che soffrono di eiaculazione retrograda raggiungono normalmente l’orgasmo e quindi provano la precisa sensazione di aver eiaculato, anche se dal pene fuoriesce una piccolissima quantità di liquido seminale (in alcuni casi non fuoriesce nulla).
La persona spesso osserva che durante la minzione, l’urina posteiaculatoria (cioè quella espulsa dopo il rapporto sessuale) contiene tracce di liquido spermatico. Tale condizione non comporta la comparsa di ulteriori problemi.
Le cause
Una delle cause più diffuse dell’eiaculazione retrograda è il diabete, che danneggia il collegamento nervoso alla vescica, dando origine al problema. Altre cause possono essere: le lesioni alla spina dorsale, interventi chirurgici spinali , del retroperitoneo (area dell’addome situata posteriormente al peritoneo, lamina connettivale che circonda e racchiude i visceri) e degli organi pelvici, della vescica e della prostata; anche l’assunzione di farmaci (per la cura dell’incontinenza urinaria, psicofarmaci) che possono, in certi casi, condizionare il controllo della vescica.
Quali rimedi
L’eiaculazione retrogada è una condizione piuttosto difficile da trattare, e le cure farmacologiche di impiego comune non sempre offrono i risultati sperati. Alcune persone si riconciliano col problema, imparando a convivere con questa sessualità, del tutto normale per tutti i restanti aspetti.
Gli uomini che desiderano sperimentare la paternità possono ricorrere al prelievo del liquido seminale e alla fecondazione assistita, ottenendo buoni risultati.
Gli spermatozoi infatti possono essere prelevati tramite centrifugazione direttamente dalle urine, ed inseriti direttamente nell’utero (inseminazione intrauterina), oppure all’interno dell’ovulo precedentemente prelevato (ICSI).
Che cos’è l’eiaculazione ritardata
Quando si parla di eiaculazione ritardata ci si riferisce a una situazione per molti aspetti opposta a quella dell’eiaculazione precoce. Sinteticamente si potrebbe parlare di una difficoltà persistente nel raggiungere l’eiaculazione durante l’atto sessuale, nonostante nell’uomo ci sia la presenza di un desiderio sessuale adeguato, una corretta erezione del pene ed una sua altrettanto corretta stimolazione.
In certi casi l’eiaculazione ritardata potrebbe quasi essere considerata come una “buona” condizione, perché prolunga l’atto sessuale in tempi superiori alla media; ma molto spesso è invece causa principale di preoccupazione e di problematicità dell’atto sessuale, non certo di soddisfazione.
L’uomo che avverte questo problema può continuare il rapporto anche per più di mezz’ora con scarsissimo piacere, e soprattutto con la costante preoccupazione mentale di quando il tutto si concluderà, perdendo in parte o del tutto il coinvolgimento emotivo.
L’eiaculazione ritardata, nelle sue manifestazioni più eclatanti, assume la forma di incompetenza eiaculatoria, cioè la condizione che non permette all’uomo di eiaculare nella vagina, con evidenti risvolti negativi nel caso di una coppia che desideri procreare figli.
Tale condizione non è pericolosa per la salute, ma comporta un evidente disagio psicologico.
Le cause
Tra le cause di carattere organico dell’eiaculazione ritardata ci sono molte malattie neurologiche ed endocrine, il diabete, il tumore, i disturbi che riguardano la prostata, l’ipertensione e l’assunzione di molti farmaci, inclusi quelli a carattere antidepressivo. Spesso queste cause sono il risultato alcuni di questi eventi che, mischiati insieme, danno luogo a questo fenomeno.
Anche la masturbazione, la manovra di stimolazione diretta del pene attraverso cui molti adolescenti, sperimentano per le prime volte l’orgasmo, può assumere un ruolo determinante nell’eiaculazione ritardata. Molti uomini, infatti, proseguono l’attività autoerotica anche durante l’età adulta, esercitando con la manualità una pressione di gran lunga maggiore di quella sperimentabile durante il rapporto sessuale a due. Questi, abituandosi a rispondere sessualmente ad una grande pressione autoesercitata, potrebbero manifestare incertezze durante i rapporti, dovute al fatto di una stimolazione meno intensa rispetto all’autoerotismo.
Quali rimedi
Se il problema persiste, può essere estremamente utile concentrarsi su ciò che più si trova eccitante nella partner: può essere utile pensare a un aspetto del suo carattere che colpisce e seduce, a un particolare anatomico del suo corpo che si ama in particolare, ma anche a un’attesa di eccitazione lungamente coltivata, a una fantasia sul rapporto che si sta avendo e che si desidera concludere nel migliore dei modi.
Sforzarsi nell’affrettare la conclusione del rapporto per raggiungere l’eiaculazione non solo priva di migliaia di sensazioni e di piaceri, svilendo l’atto sessuale a una semplice stimolazione genitale, ma solitamente non procura l’effetto desiderato: non è tenendo gli occhi sul cronometro, con un tempo che ci si è prefissati come corretto, che si risolverà il problema. Piuttosto, è utile concentrarsi sulle proprie emozioni: timore, tristezza, ansia, rabbia
attiveranno il sistema simpatico, che bloccherà l’eccitazione necessaria a raggiungere l’orgasmo, attraverso la liberazione di specifici mediatori chimici, il più conosciuto dei quali è l’adrenalina.
Cosa può fare lei
In linea generale, sia che si tratti di cause fisiche o di natura psicologica, l’atteggiamento della partner svolge un ruolo estremamente importante nel recupero delle corrette funzioni sessuali o, comunque, nell’accettazione serena delle piccole o grandi anomalie che le caratterizzano. Una sdrammatizzazione della sessualità da parte della donna di solito allenta la tensione dell’uomo e meglio lo predispone ad affrontarlo.
Quando, invece, gli episodi rappresentano un pesante problema, è fondamentale rivolgersi ad un andrologo di fiducia. In questo caso la donna può aiutare il proprio compagno, spingendolo a considerare il problema come un “loro” problema.
E’ estremamente importante che la donna sviluppi la comunicazione nei confronti del proprio partner, manifestando chiaramente il suo desiderio di parlarne con un medico che li possa aiutare. Anche nel corso del trattamento la figura femminile riveste un ruolo preciso, può essere utile valutare l’opportunità di partecipare insieme al partner ai consulti medici. Infine, la sua disponibilità, fisica e mentale, a cercare di modificare la sua sessualità, poi, sarà fondamentale nello svolgimento della cura, adattando le proprie aspirazioni ed i propri desideri sessuali alle esigenze della coppia.
Dizionario
Eiaculazione – Evento riflesso che si verifica nel maschio durante la fase orgasmica, se si protrae a sufficienza la fase dell’eccitamento, consistente nell’emissione dello sperma.
Vescica urinaria – Organo destinato a raccogliere l’urina convogliata dagli ureteri e a trattenerla fino a quando, sotto stimolo della minzione, le sue pareti si contraggono per espellerla attraverso l’uretra.
Uretra – Porzione terminale delle vie urinarie che convoglia l’urina dalla vescica all’esterno.
Da ricordare
Una leggera ironia può aiutare ad allentare la tensione nervosa. Ironizzare sulle difficoltà di carattere sessuale può essere utile a sdrammatizzare, ed a vivere più serenamente la propria sessualità. Ricordiamoci sempre che la sessualità è fonte di piacere, e come tale deve essere vissuta.
pubblicato sul VIVERSANI & BELLI (7 novembre 2003)