Rassegna stampa | Paspartu, La liposcultura
Cari amici, a grande richiesta continuiamo a trattare gli argomenti di chirurgia estetica maschile, addentrandoci nelle specificità delle singole procedure. Parleremo quindi della liposcultura, attuale evoluzione della ben nota liposuzione (la differenza sta essenzialmente nel calibro delle cannule aspiranti, ora decisamente più sottili e precise).
La liposcultura è un intervento chirurgico che consente di rimuovere, senza causare apprezzabili cicatrici cutanee, gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in alcune aree del corpo quali, in particolare, la regione addominale, i fianchi (le cosiddette “maniglie dell’amore”), le mammelle esuberanti, il mento-guance-collo, le cosce, ed altre ancora.
La liposcultura viene effettuata in sala operatoria e può essere eseguita in anestesia generale o in anestesia spinale o, in alcuni casi, locale. Quando viene eseguita in spinale, il paziente mantiene lo stato di coscienza risultando insensibili al dolore le regioni del bacino e degli arti inferiori. L’intervento consiste nella rimozione del tessuto adiposo in eccesso; ciò si ottiene mediante l’azione di una sottile cannula collegata ad un apparecchio aspirante; la cannula viene introdotta nel grasso situato sotto la pelle attraverso una piccola incisione praticata in prossimità dell’area da correggere; quindi viene spinta attraverso il grasso fino a raggiungere la zona interessata. Qui, con opportuni movimenti della stessa cannula, il grasso in eccesso viene frantumato e contemporaneamente aspirato. Duranti tali manovre insieme alla frantumazione del grasso, si verifica anche la rottura di un certo numero di vasi sanguigni che, prima di chiudersi sotto l’azione compressiva di una guaina elastica che viene apposta alla fine dell’intervento, lasciano diffondere nei tessuti circostanti una certa quantità di sangue che da ragione delle ecchimosi che possono verificarsi dopo l’intervento. Esse si riassorbiranno nel giro di 15 giorni circa. Esistono oggigiorno numerose varianti tecniche, alcune dai nomi “esotici” (liposcultura superficiale, laserlipolisi, liposcultura a tumescenza, super-wet lipoplasty, liposcultura a ultrasuoni, ecc.), che differiscono nei particolari ma non nella sostanza, che è quella di permettere di rimuovere gli eccessi di adipe localizzato che resistono ai metodi tradizionali di dimagrimento.
Come già detto, alla fine dell’intervento al paziente viene fatta indossare una guaina elastica che dovrà essere portata per almeno un mese.Il paziente osserverà riposo a letto al termine dell’intervento fino alla dimissione, che avviene generalmente nello stesso giorno. Le complicanze che possono verificarsi durante l’intervento sono di due tipi: quelle legate all’anestesia e quelle legate all’intervento. Per quanto attiene alle prime, possono essere anche gravi, ma sono molto rare nelle persone in buone condizioni generali. Le complicanze legate all’intervento sono anch’esse rare, rappresentate da: infezione, sanguinamento prolungato, insufficienza cardio-circolatoria per sanguinamento eccessivo.
Tali complicanze, come già detto, sono rare e comunque sono affrontabili senza eccessive difficoltà nella grande maggioranza dei casi. Tra le altre possibili complicanze vi e la compromissione temporanea della circolazione linfatica nella zona operata con conseguente gonfiore. Tale situazione si risolve spontaneamente o con massaggi nel giro di due mesi circa. Il paziente potrà riprendere l’attività lavorativa 3-4 giorni dopo l’intervento, tenendo presente che per circa 10 giorni avrà dolore alla pressione sulle aree operate; le attività sportive dopo 2 settimane, l’attività sessuale dopo circa 10 giorni. Se il paziente si sottopone all’intervento con aspettative realistiche sarà quasi certamente soddisfatto dei risultati ottenuti e si sentirà più a suo agio con il proprio corpo. Per mantenere a lungo la linea riconquistata sarà comunque utile osservare un’alimentazione corretta e praticare attività fisica con regolarità.
del dr. Alessandro G. Littara