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Informazioni generali | Trattamenti: i cerotti





Stanchi di pillole e punture? Come voi, molte altre persone sono alla ricerca di un trattamento alternativo affidabile, diverso dai metodi più tradizionali e privo dei loro inconvenienti e fastidi. Proprio come il cerotto…

Oggi i cerotti sono disponibili per molti trattamenti diversi, dalla contraccezione alla terapia ormonale sostitutiva, per gli uomini e per le donne. Il prodotto curativo che rilasciano attraverso la pelle raggiunge direttamente il flusso sanguigno senza gli inconvenienti degli altri metodi, difficili da inghiottire, dolorosi o semplicemente fastidiosi e inadatti al nostro stile di vita sempre più attivo. Il fatto di rilasciare il farmaco direttamente nel sangue significa anche che il metabolismo del nostro organismo non può interferire con la modalità di azione del farmaco, come accade per esempio con le compresse per via orale. E contrariamente alle pillole o alle punture, i cerotti sono in grado di rilasciare la sostanza curativa in maniera graduale e uniforme su lunghi periodi di tempo. Esistono due tipi di cerotti: i cerotti-serbatoio sono formati da più strati e contengono una sacca nella quale l’agente trattante viene conservato sotto forma di liquido o di gel e da un dorso adesivo che si incolla sulla pelle. I cerotti-matrice, creati negli anni ’90, combinano invece in un unico strato sottile l’adesivo e una pellicola che contiene il farmaco, e sono spesso di colore chiaro per essere più simili alla pelle e perciò meno visibili. Qualunque sia il modello di cerotto impiegato, la modalità di funzionamento è sempre la stessa: entrambi liberano il medicamento direttamente nel flusso sanguigno attraverso lo strato superiore della pelle.

Per sua stessa natura, la pelle umana impedisce all’acqua e alle sostanze estranee di penetrare nell’organismo, ma se le molecole sono abbastanza piccole e forti possono dissolversi nei grassi e attraversare lo strato esterno della pelle. I farmaci le cui molecole possiedono queste caratteristiche possono essere somministrati sotto forma di cerotti, perché sono capaci di attraversare l’epidermide e di raggiungere uno strato più profondo della pelle, il derma, circondato da un reticolo di vasi sanguigni che trasportano il principio attivo fino al sangue circolante. Alcuni cerotti sono anche dotati di agenti che facilitano la penetrazione nella pelle, come l’alcool o diversi acidi grassi, che consentono in questo modo al farmaco di attraversare più agevolmente la barriera della pelle e raggiungere il sangue.

Quale che sia il tipo di cerotto impiegato, l’applicazione deve avvenire subito dopo l’apertura della confezione e la rimozione della pellicola protettiva che impedisce la diffusione del principio attivo. I cerotti transdermici devono essere applicati saldamente su una porzione di pelle pulita, asciutta e senza peli (il punto di applicazione può variare in funzione del tipo di farmaco e può richiedere una rotazione a ogni nuovo cerotto, discutete di questo particolare con il medico!), e non deve essere apposto su una pelle oleosa, irritata o screpolata. Il cerotto vecchio deve venire rimosso prima di applicare quello nuovo, non tagliare o ritagliare i cerotti. Tutti i cerotti, indipendentemente dal tipo, sono impermeabili all’acqua. Una volta applicato, il cerotto non interferisce in alcun modo con le attività quotidiane. Se il cerotto si stacca, applicarne uno nuovo appena possibile e proseguire con il normale ritmo di applicazione.

I trattamenti disponibili
Il primo cerotto transdermico, che serviva a controllare la nausea durante i viaggi, è stato autorizzato negli Stati Uniti nel 1979. Oggi sono molte le applicazioni terapeutiche con il cerotto:
  • terapia ormonale sostitutiva con testosterone (uomini)
  • terapia ormonale sostitutiva (donne)
  • nicotina per smettere di fumare
  • contraccezione
  • trattamento dell’ipertensione
  • nitroglicerina per l’angina pectoris

Tuttavia, è ancora lontano il giorno in cui i cerotti saranno la modalità di somministrazione farmacologica elettiva e sostituiranno le compresse, gli aghi e gli altri trattamenti tradizionali. I ricercatori operano alla ricerca di nuove vie per rendere la pelle più capace di assorbire certi farmaci, ma alcuni trattamenti, per esempio l’insulina, sono composti da molecole troppo grosse per questo tipo di somministrazione, almeno in assenza di variazioni nel sistema di rilascio del principio attivo. Nel caso dell’insulina, per esempio, la ricerca è concentrata sulla possibilità di impiegare deboli correnti elettriche per rendere la pelle più permeabile a molecole di grandi dimensioni. Tra i nuovi cerotti curativi che potrebbero prossimamente comparire sulla nostra pelle troviamo i cerotti al testosterone per le donne, un farmaco per l’asma, alcuni antidepressivi…

In alcuni casi, gli effetti collaterali dei farmaci possono essere attenuati proprio perché il cerotto diffonde il principio attivo lentamente. Per esempio, la scopolamina, impiegata per trattare il mal di mare o il mal d’auto, può provocare secchezza della bocca, sonnolenza, stordimento, disturbi della visione e altri sgradevoli sintomi, ma quando viene liberata attraverso la pelle in quantità limitate per più giorni, questi effetti vengono minimizzati. Nel caso del trattamento sostitutivo a base di testosterone, il vantaggio della diffusione ritardata consiste nel prevenire l’effetto “montagne russe” provocato dal contrasto tra una quantità troppo elevata di testosterone immediatamente in circolo dopo un’iniezione o una somministrazione orale, e un abbassamento dei livelli ormonali prima dell’assunzione di una nuova dose. Il cerotto a base di testosterone è capace di imitare il ritmo circardiano dell’organismo, con un picco al mattino e una diminuzione durante il resto della giornata prima del nuovo picco notturno, in modo che la liberazione dell’ormone nel sangue avviene ricalcando l’andamento naturale. Gli effetti secondari dei cerotti transdermici variano in funzione del principio attivo contenuto, tuttavia è possibile anche se rara un’irritazione cutanea nella zona di applicazione. Anche se il principio attivo contenuto nei cerotti non viene inghiottito, ciò non significa che il cerotto non interagisce con altri farmaci: assicuratevi che il vostro medico sia a conoscenza di tutte le vostre cure, su ricetta o in vendita libera, supplemento alimentare o tisana a base vegetale.

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