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Approfondimenti | Circoncisione e prevenzione dell'AIDS





L’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Segretariato dell’UNAIDS, l’ente dell’ONU che promuove e coordina l’azione globale per contrastare l’epidemia da HIV, hanno finalmente reso pubbliche le raccomandazioni espresse da un gruppo di esperti chiamati a valutare l’effetto della circoncisione maschile sulla prevenzione dell’HIV.

In base alle prove presentate, gli esperti internazionali convocati dalle due agenzie ONU concordano nel riconoscere che la circoncisione maschile può essere effettivamente raccomandata come un intervento aggiuntivo importante per ridurre i rischi di contagio da HIV negli uomini eterosessuali. “Questa raccomandazione rappresenta un passo avanti significativo nella prevenzione dell’HIV” - ha dichiarato il dr. Kevin De Cock, direttore del Dipartimento HIV/AIDS dell’OMS, a conclusione dei lavori.

Che cos’è l’AIDS
AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome) significa "Sindrome da Immunodeficienza Acquisita". Nelle persone malate di AIDS le difese immunitarie normalmente presenti nell'organismo sono state fortemente indebolite a causa di un virus denominato HIV (Human Immunodeficiency Virus) e non sono più in grado di contrastare l'insorgenza di infezioni e malattie - più o meno gravi - causate da altri virus, batteri o funghi (infezioni/malattie opportunistiche). E' questo il motivo per cui l'organismo di una persona contagiata subisce malattie e infezioni che, in condizioni normali, potrebbero essere curate più facilmente.

L'infezione non ha una propria specifica manifestazione, ma si rivela esclusivamente attraverso gli effetti che provoca sul sistema immunitario. Una persona contagiata viene definita sieropositiva all’HIV. Pur essendo sieropositivi, è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una malattia opportunistica. Sottoporsi al test della ricerca degli anticorpi anti-HIV è, quindi, l'unico modo di scoprire l'infezione.

HIV e AIDS
La sieropositività è quella condizione in cui viene riscontrata la presenza di anticorpi anti-HIV, ma non sono ancora comparse le infezioni opportunistiche. In questo periodo il soggetto può aver bisogno di farmaci antiretrovirali che combattono l'infezione. L’AIDS è, invece, quella situazione in cui si presentano infezioni opportunistiche. Ciò si verifica quando le difese immunitarie sono state talmente indebolite dall’HIV da non proteggere l'organismo da microrganismi che potrebbero essere innocui. L'introduzione di terapie antiretrovirali (HAART), che riducono e bloccano la replicazione virale, ha migliorato la qualità di vita e prolungato la sopravvivenza delle persone sieropositive.

Dov'è presente il virus
Il virus è presente nei seguenti liquidi biologici:

  • sangue
  • liquido pre-eiaculatorio
  • sperma
  • secrezioni vaginali
  • latte materno

Fonte: Ministero della Salute, Conoscere l’AIDS

Tre nuovi studi randomizzati e controllati condotti in Kenya, Uganda e Sudafrica, che si sommano tra l’altro a moltissime altre ricerche sull’argomento, hanno infatti dimostrato che esiste, almeno in parte, un nesso causale tra la bassa prevalenza dell’HIV e l’alto tasso di circoncisione maschile, e che la circoncisione maschile riduce il rischio di infezione da HIV, nei maschi eterosessuali, di circa il 60%.

Ritratto di un’epidemia globale

  • Nel mondo si contano 65 milioni di persone infette dal virus dell’HIV, e dal 1981, anno in cui è stato riconosciuto, l’AIDS ne ha uccise più di 25 milioni
  • Nel 2005, l’AIDS ha provocato la morte di 2.8 milioni di persone e ne infettate 4.1 milioni (3.6 milioni di adulti e 540.000 bambini)
  • Nel 2005, le donne rappresentavano quasi il 50% (17.3 milioni) dei soggetti che convivono con il virus, e di queste 13.2 milioni - pari al 76% del totale di questo gruppo - vive nell’Africa sub-sahariana, la zona più colpita del mondo
  • Ogni giorno nel mondo vengono contagiati 1.500 bambini, per la maggior parte neonati. Nel 2005 ne sono morti per AIDS 380.000  
  • Ogni anno il numero di contagi da HIV è superiore di quello delle morti per AIDS, e a mano a mano che cresce il numero dei contagiati, cresce parallelamente quello dei morti per malattie riconducibili all’AIDS

    Fonte: UNAIDS, Global Facts and Figures 2006

Tuttavia, sottolinea il comunicato, la circoncisione da sola non basta, e deve anzi rientrare in un pacchetto di prevenzione più esteso, che comprende:

  • la fornitura del test specifico dell’HIV e di servizi di consulenza
  • il trattamento delle infezioni sessualmente trasmesse
  • la promozione di pratiche sessuali sicure
  • la fornitura di preservativi maschili e femminili e la promozione del loro uso corretto e sistematico

In particolare, la consulenza (counselling) rivolta agli uomini e ai/alle loro partner sessuali è indispensabile per prevenire lo sviluppo del falso senso di sicurezza che spinge ad adottare comportamenti ad alto rischio che minano la protezione parziale conferita dalla circoncisione maschile, mentre i servizi e gli enti che praticano l’intervento di circoncisione vengono visti dall’OMS come un’opportunità impedibile per scoprire e curare i problemi di salute maschili legati alla sessualità, troppo spesso ignorati e trascurati.

”Dobbiamo essere molto chiari” – sostiene Catherine Hankins dell’UNAIDS - “la circoncisione maschile non garantisce una protezione completa dall’HIV. Uomini e donne che la considerano un metodo preventivo del contagio da HIV devono continuare ad adottare altre forme di protezione, come il preservativo maschile e femminile, l’inizio più tardivo dell’attività sessuale e la riduzione del numero di partner sessuali”.

Per saperne di più: La circoncisione

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